Vi ho parlato di maschere viso in foglio e vi ho parlato di maschere viso in crema, ma mai di patch occhi. Cerco di rimediare subito e per farlo, ne ho scelti un paio di due brand che si trovano molto facilmente, ovvero Garnier e Kiko.
Il primo ha una distribuzione davvero capillare e lo si può trovare in tutte le catene di prodotti per l’igiene della persona e della casa, ma anche in tantissimi supermercati. I prezzi variano molto da regione a regione, negozio, oppure scontistiche del periodo. Il secondo invece è presente solo nel proprio shop mono brand, ma ormai tra l’e-commerce e gli innumerevoli negozi fisici, Kiko lo si può acquistare davvero ovunque.
Siccome penso che questa sia la prima volta che vi parlo di patch occhi, prima della recensione vera e propria, lasciate che vi dica due parole in merito. Se non li avete mai provati, troverete interessante queste poche e semplici nozioni, altrimenti andate direttamente verso la fine dell’articolo dove troverete i miei pareri personali sui brand citati all’inizio.
A cosa servono i patch per gli occhi?
So che i patch occhi spesso sono poco considerati e ritenuti inutili, un altro modo per spendere dei soldi, ma io non sono d’accordo. Io credo che siano molto funzionali se usati nel modo corretto e con un po’ di costanza. Inoltre, rispetto alle maschere viso, sono più pratici ed adatti ad una “ravvivata” veloce allo sguardo. Mettiamo subito in chiaro che i miracoli non li fanno, ma aiutano in quelle occasioni in cui si hanno poche ore di sonno sulle spalle, oppure quei periodi di dieta sregolata piena di zuccheri. Oltre a queste evenienze che si sperano essere una eccezione, i patch occhi si possono semplicemente utilizzare per mantenere il contorno occhi idratato. Purtroppo con l’età tende a seccare ed essendo già una parte delicata, come tutte le altre va curata.
Io ho principalmente due problemini: borse ed occhiaie. C’è stato un periodo in cui le mie occhiaie erano davvero viola a causa di una dieta piena di zuccheri che mi ha anche messo un po’ a rischio il pancreas. Le due cose a volte sono collegate. Le borse purtroppo sono poco gestibili. Trattandosi di ritenzione di liquidi, spesso sono genetiche. Si possono migliorare facendo massaggi facciali delicati.
Dove si mettono i patch occhi?
I patch occhi sono tutti a forma di lunetta un pò bombata. Vanno posizionati sotto gli occhi in modo che la codina più stretta vada nella parte interna tra naso ed occhio, e quella più tondeggiante vada verso le tempie. Ce ne sono di diversi tipi. A volte sono fogli leggeri come le maschere, ma molto spesso vengono fabbricati in idrogel per farli risultare più morbidi, colorati ed accattivanti, ma di contro hanno che sono più pesanti e tendono a scivolare verso il basso.
Kiko Cosmetics: nourishing eye patch gold
Di Kiko ho scelto i nourishing eye patch con estratto di miele. Sono in hydrogel di un bel colore dorato e sono chiusi in una scatolina di plastica divisi tra loro e molto comodi da prelevare. Non hanno nessun profumo. La presa sul viso è salda e sono morbidi e non fastidiosi. Come al solito mentre io li tengo in posa non sto sdraiata a letto, ma seduta al computer. Vanno tenuti dai 15 ai 20 minuti. Durante questo tempo si sono un po’ spostati. Il risultato è nullo su borse ed occhiaie, però è abbastanza lenitivo ed idratante.
€ 2,99
Garnier SkinActive patch anti-fatica
Di Garnier invece ho scelto i patch anti-fatica con acido ialuronico ad effetto ghiaccio. Sono sottili e molto lunghi, arrivano quasi fino all’attaccatura dei capelli tanto che li ho dovuti un po’ accorciare. Essendo così leggeri si aggrappano bene. Sono molto imbevuti e nella posa non danno fastidio. Purtroppo non ho particolarmente percepito l’effetto ghiaccio. Li ho tenuti di più del 15 minuti consigliati. Dovrebbero regalare uno sguardo tonificato, riposato e più luminoso. Alla fine ho riscontrato un contorno occhi molto idratato, mentre le borse e le occhiaie sono visibilmente diminuite. Garnier ci consiglia di effettuare il trattamento anche più volte alla settimana.
€ 3,99
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