Anche questo mese vi delizierò con la mia vena artistica e vi mostrerò i miei 3 smalti di aprile e maggio 2023. Ovviamente sono ironica quando parlo di “vena artistica”, perché le idee ci sono, la pratica un po’ meno. Siccome credo però che poche persone abbiano davvero un talento da poterlo definire tale, penso di raggruppare la grande maggioranza delle persone che si cimenta per divertimento nella nail art. Non sono qui per insegnare niente a nessuno, ci mancherebbe, sono qui per passione e sono consapevole dei miei limiti.
I protagonisti di oggi sono 3 smalti di marchi diversi e di colori forse più autunnali/invernali che non primaverili. Partirò con un fucsia/vinaccia di Kiko, poi passerò ad un verde militare di Astra, e terminerò con un particolare color mattone di Yves Rocher. Dopo ogni passaggio, tranne quello per la base, uso le goccine asciuga smalto di Kiko che io, insieme a quelle di Essence, non lascerò mai più.
Ma ora vediamo cosa ho combinato con i 3 smalti di aprile e maggio 2023!
Kiko n.254 e water decals
Il primo dei miei 3 smalti di aprile e maggio 2023 che vi mostro, è il n.254 di Kiko sul quale ho applicato una water decals. Si tratta di un color vinaccia con perlescenze fucsia molto invernale. Ora i colori di Kiko sono cambiati, ma io ho una scorta infinita di quelli vecchi quindi continuerò a mostrarveli nella speranza che qualcuno l’abbiano mantenuto visto quanto sono belli e performanti. Il n.254 non esiste più, ma ho visto che il nuovo n.15 “mirtillo rosso perlato” gli somiglia molto.
Una volta che ho steso la base rinforzante trasparente Strengthener di Kiko, ho dipinto con due passate tutte le dita ed atteso la completa asciugatura. Ho poi applicato su due dita delle water decals dorate che riportano parte di un viso stilizzato con una tecnica artistica che a me ricorda molto Picasso. Ho poi chiuso il tutto con il top coat trasparente di Kiko ad effetto gel molto bello anche se ormai un po’ vecchiotto e denso.
Il risultato è abbastanza elegante anche se, son sincera, non mi convince del tutto.
Astra n.68 e l’effetto pietra
Il secondo smalto che vi mostro è il n.68 di Astra, un bellissimo color verde militare molto pieno e luminoso ancora presente in gamma a differenza del n.66 che vi ho mostrato lo scorso mese. Come sempre ho utilizzato la base trasparente di Kiko Strengthener. Dopo le solite due passate di colore e dopo l’asciugatura, su due dita ho steso uno strato dello smalto ad effetto pietra di By Sabrina Azzi che è un colore verde chiaro costellato di pezzettini neri opachi che ricordano un po’ le trame dei sassi. Come sempre ho terminato tutto con il top coat gel look di Kiko per dare lucentezza.
A me il risultato non dispiace e la semplicità è estrema.
Yves Rocher n.106 Cerise nacrée e l’effetto degradè
L’ultimo dei miei 3 smalti di aprile e maggio 2023 è il n.106 Cerise nacrée di Yves Rocher che è un rosso con perlescenze color mattone aranciate. Come al solito faccio un passaggio con la base trasparente Strengthener di Kiko che è fondamentale per preservare l’unghia. Ho proseguito stendendo il colore su tre dita, mentre sulle restanti due ho applicato il bianco opaco di By Sabrina Azzi. Faccio le doppie passate ed aspetto che si asciughi tutto bene.
Sull’anulare inizio con la nail art mettendo su una spugnetta una riga di smalto bianco ed uno di Cerise nacrée e picchietto in modo da trasferire il colore in maniera sfumata sul dito. Attendo che si asciughi e ripeto. Questo procedimento va fatto almeno un paio di volte o comunque secondo il vostro grado di soddisfazione. Ci si sporca un po’ con questa tecnica infatti potete stendere una base di smalto peel off intorno all’unghia sulla pelle, oppure utilizzare degli appositi adesivi che si applicano in queste circostanze e poi si levano. Non sono fondamentali comunque, potete anche sporcarvi e poi pulirvi con un po’ di solvente senza acetone. Una volta ben asciutto applico ovunque il top coat di Kiko gel look.
Non sono contenta di questo risultato. Innanzitutto perché servono unghie più lunghe per avere una sfumatura più profonda e poi perché il colore che risulta non c’entra niente con il tono di partenza.
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